Punti di ristoro

Punti di ristoro è un’immersione in uno stato percettivo profondo in cui i corpi possano essere lasciati liberi di vivere nell'istante, di abbandonarsi, in una condizione di fragilità e apertura. Vibranti, sensibili, materiali.
Un passaggio attraverso diversi stati che cambiano il battito cardiaco, il respiro, la tensione muscolare, l’adrenalina, verso un desiderio di estasi: nel corpo, tra i corpi, nelle situazioni, nelle relazioni.
Progetto, coreografia: Stefania Tansini
Danza: Miriam Cinieri, Stefania Tansini
Luci: Matteo Crespi
Progetto sonoro: Claudio Tortorici, Giovanni Magaglio
foto di Luca Del Pia
produzione indipendente
si ringrazia SUPERBUDDA Torino
2020
durata 35' minuti
ALTRO:
“Interessante coreografia di Stefania Tansini anche ottima interprete con Miria Cinieri: con Punti di ristoro dà prova di una cifra compositiva intrigante e potente.”
Andrea Porcheddu, Gli Stati Generali
"In Punti di ristoro il vuoto mette in scena il ritmo che incalza, la ricerca disperata e dolorosa di un femminile perduto che viene perpetrata in tutti gli elementi naturali e nelle fibre del corpo. Il movimento non è mai danzato, non segue esattamente la musica mentre il corpo risponde alla propria naturale attitudine al movimento in una ricerca viscerale delle radici del femminile umano. Ne risulta una danza sempre più disarticolata e destrutturata con punte di estrema espressività."
Sonia Coppoli, Il Gufetto